Monastero di
San Giacomo

PONTIDA

Italia

Fondazione
1076

Abate
p. Giordano Rota

Indirizzo

Piazza Giuramento, 155
24030 Pontida (BG)
ITALIA

Sito ufficiale

www.monasterosangiacomo.it

Caratteristiche

Meta turistica Foresteria

p. Giordano Rota

Comunità di San Giacomo

Il Monastero

Il monastero è collocato nella valle S. Martino in provincia di Bergamo. Essendo l’unico monastero maschile della diocesi bergamasca, ne diviene un punto di riferimento spirituale per coloro che desiderano momenti di raccoglimento, preghiera, silenzio e meditazione.
Il complesso monastico, ricco di storia e di arte, è anche meta di turisti che accompagnati dai monaci riscoprono, contemplando la bellezza artistica, il senso spirituale che essa custodisce.

La Storia

Il monastero di S. Giacomo di Pontida, in diocesi di Bergamo, sorse come priorato cluniacense nel 1076 per iniziativa del feudatario bergamasco Alberto da Prezzate (+1095), che ne divenne il primo priore e vi fu venerato come santo. Uomo di fiducia dell’abate Ugo di Cluny nell’organizzazione delle fondazioni cluniacensi in Lombardia, Alberto da Prezzate ottenne per sé e per i suoi successori il titolo di priore maggiore, in forza del quale il superiore di Pontida svolgeva l’incarico di vicario dell’abate di Cluny per tutti i priorati lombardi. Dopo due secoli di prosperità il monastero cominciò a decadere fin dalla fine del sec. XIII, quando fu dato in commenda al card. Guglielmo de Longhi di Adrara. Distrutto e saccheggiato nel 1373 durante le guerre fra Guelfi e Ghibellini, risorse alla fine del sec. XV per iniziativa della Repubblica di Venezia che nel 1491 ne ottenne da Innocenzo VIII l’aggregazione alla congregazione dell’osservanza di S. Giustina di Padova, che lo fece rifiorire, ricostruendolo in forme rinascimentali. Nel sec. XVIII si distinse nella società bergamasca per il prestigio culturale di alcuni suoi abati eruditi come Costantino Rotigni, Alberto Mazzoleni e Cristoforo Cabrini, ma nel 1798 fu soppresso per decreto di Napoleone Bonaparte e ridotto a parrocchia affidata al clero secolare. Nel 1910 fu nuovamente riaperto dalla Congregazione Cassinese con tre monaci provenienti dall’abbazia di S. Paolo in Roma. Nel 1946 riebbe nuovamente il rango di abbazia.

Le Attività
  • Foresteria – Si accolgono persone singole (solo uomini), per un momento di riflessione e preghiera o anche per un aiuto ai giovani in ricerca vocazionale. Nel centro di spiritualità si ospitano anche gruppi misti che, in modo più autonomo, desiderano un luogo in cui sia possibile pregare e avere un clima di silenzio e raccoglimento.
  • Miniatura su pergamena – I monaci eseguono su richiesta pergamene con illustrazioni e diverse calligrafie.
  • Attività pastorale – Oltre all’ospitalità alla comunità è affidata la cura pastorale della parrocchia dei Ss. Giacomo e Giorgio.
  • Calendario Liturgico – Ogni anno si provvede alla redazione del calendario liturgico ad uso della Provincia Italiana della nostra Congregazione.
  • Biblioteca – Nata per essere a disposizione della comunità monastica raccoglie circa 60.000 volumi compreso il fondo antico viene consultata da studiosi e studenti.

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