Prinknash Abbey

Abbey of Our Lady & Saint Peter

GLOUCESTER

England

Fondazione
1896 – Chiesa Anglicana
1913 – Chiesa Cattolica

Abate amministratore
d. Cutberth Brogan
Abbot of St. Michael’s Abbey, Farnborough

Indirizzo

Prinknash Abbey
Cranham
Gloucester
GL4 8EX England UK

Sito ufficiale

www.prinknashabbey.org

Caratteristiche

Prodotti tipiciMeta turistica Esercizi Spirituali Ospitalità

 

Comunità di Prinknash

Il Monastero

Situato nelle splendide Cotswolds inglesi (Midlands sud-occidentali), il monastero occupa una casa medievale costruita dall’abate di Gloucester nel 1520. La comunità, un tempo molto numerosa, conta oggi 8 membri, con possibilità di alcune giovani vocazioni. Il monastero è situato all’interno della diocesi cattolica di Clifton (Bristol).

La Storia

Fondata nella Comunione anglicana nel 1896, la comunità si trasferì in vari luoghi, stabilendosi infine sull’isola di Caldey, al largo di Tenby, nel Galles meridionale, nel 1906. Le difficoltà con la Chiesa anglicana portarono quasi tutta la comunità a diventare cattolica nel 1913 con l’aiuto del beato abate Columba Marmion dell’Abbazia di Maredsous. La comunità entrò definitivamente nella Congregazione di Subiaco nel 1933. Diventò Abbazia nel 1937. Negli anni ’60 fu costruito un grande monastero per accogliere quella che allora era una comunità in crescita. Ma questo fu abbandonato nel 2008 e i monaci tornarono all’antico monastero sullo stesso sito. Ha realizzato tre fondazioni: l’Abbazia di San Michele, Farnborough (1947); Abbazia di Pluscarden, Elgin, Scozia (1948); Monastero di Kristo Buase, Ghana, Africa occidentale (1989).

Le Attività

La comunità produce il famoso incenso Prinknash.

Si ricevono ospiti maschi.

Il monastero dispone di un centro visitatori per gli ospiti giornalieri. In questo luogo vengono tenuti vari discorsi spirituali dai monaci e da altri.

C’è uno studio d’arte e uno dei monaci dà lezioni di pittura.

Una fiorente comunità di oblati laici si riunisce una volta al mese. Possono unirsi agli oblati anche cristiani praticanti di altre comunità ecclesiali, purché rispettino le norme cattoliche sull’intercomunione.

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