Monastère
Notre Dame
de Compassion

MARTIGNÉ-BRIAND

France

Fondazione
1956

Priore
m. Céline Guilbot

Indirizzo

1 place Robert d’Arbrissel
Martigné-Briand
49540 Terranjou
FRANCE

Sito ufficiale

Website

Caratteristiche

ForesteriaProdotti tipici

m. Céline Guilbot

Comunità di Martigné-Briand

Il Monastero

Ritmati dalla preghiera liturgica, che ci riunisce regolarmente nel coro, i nostri giorni integrano, secondo la tradizione monastica, lavoro, vita di comunità e tempo di solitudine, accoglienza. Ufficio delle Vigilie alle 5.25, Lodi alle 7.45, Messa alle 11.45, Nona alle 14.15, Vespri alle 17.30, Compieta tra le 20 e le 20.20.
La nostra comunità, poco numerosa, è ben inserita nel tessuto ecclesiale e locale.
Ci piace ricordare che Robert d’Arbrissel era vicino agli ultimi: esclusi, malati di ogni genere, e noi vogliamo rimanere fedeli a questa dimensione dell’amore che è l’attenzione per l’altro, nel dolore e nella gioia. Madre Bénédicte Wadington-Delmas, pur garantendo il rispetto per il ritiro proprio della vita monastica, desiderava un’apertura al mondo, che si manifesta in particolare attraverso l’accoglienza degli ospiti nel refettorio della comunità.
La nostra comunità è sensibile all’unità tra le confessioni cristiane; legami di profonda amicizia si sono sviluppati sia con gli ortodossi, sia con i protestanti.
La nostra comunità è aperta al dialogo interculturale e interreligioso, specialmente attraverso il nostro coinvolgimento nel DIM (Dialogo Interreligioso Monastico) sin dalla sua fondazione nel 1978. Questi scambi hanno permesso a due monache buddiste zen giapponesi di condividere, per un periodo, la nostra vita monastica nel 2009.

La Storia

Nel 1956, su richiesta di Mons. Chappoulie, vescovo di Angers, le benedettine di Vanves (fondate nel 1921 da Madre Bénédicte Wadington Delmas) si unirono, a Chemillé, alle ultime suore dell’Ordine di Fontevraud. Dalla fusione nascerà un’unica comunità : la Congregazione di Santa Bathilde (Benedettine di Vanves).
La comunità acquisisce un antico maniero con le relative dépendances a Martigné-Briand e vi si trasferisce il 15 agosto 1961. Per una dozzina d’anni, vari gruppi di « compagnons bâtisseurs » (compagni costruttori) e « compagnons du devoir » (compagni del dovere) provenienti da vari paesi europei si susseguirono nel cantiere per la costruzione del chiostro, combinando armoniosamente la pietra col legno. Il maniero diventerà la foresteria e il fienile la chiesa il cui tabernacolo è rappresentato da un chicco di grano diviso in due parti.
Il nome del monastero, Nostra Signora della Compassione, e la festa patronale, il 15 settembre, sono un richiamo discreto a Fontevraud; il suo fondatore, Robert d’Arbrissel (XI secolo), aveva posto l’Ordine sotto il patrocinio di Maria e Giovanni ai piedi della Croce. La nostra appartenenza alla Congregazione di Santa Bathilde ci apre all’universalità; autonomi e solidali, i nove monasteri traggono origine gli uni dagli altri e si stabiliscono in quattro paesi su tre continenti: Francia, Madagascar, Vietnam, Benin.

Le Attività

Il monastero vive di artigianato: il laboratorio per la produzione delle marmellate, ben note e apprezzate, è stato completamente rinnovato nel 2014. Quello delle icone incollate su legno, che era stato il primo mezzo di sostentamento della comunità, è sempre meno attivo. È stato sostituito da quello della ceramica, in forte espansione grazie, soprattutto, a due esposizioni l’anno dove vengono presentate le nuove creazioni, in maiolica e porcellana, spaziando dai servizi da tavola alle cassette-nido, fino alle fontane ornamentali. È un luogo di creatività e di confronto con la materia che favorisce un bell’equilibrio di vita. Abbiamo anche un piccolo negozio. Per quanto riguarda la foresteria, riceviamo gruppi, persone singole, coppie.
Il nostro inserimento rurale, con un terreno di sei ettari sulle rive del Layon, ci porta al coinvolgimento nelle questioni legate all’ecologia, col fine di utilizzare al meglio le risorse dell’ambiente nel pieno rispetto della natura. Stiamo sperimentando nuove tecniche di coltivazione nell’orto e nel frutteto e già costatiamo con soddisfazione la buona qualità dei nostri prodotti. Questi sforzi ci mettono anche in contatto con coloro, monaci o laici, che condividono le nostre aspirazioni.

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