Abbaye de
Saint-Guénolé

Landevennec

Francia

Fondazione
485

Abate
p. Jean-Michel Grimaud

Indirizzo

Rue Gorrequer
29560 Landévennec

Sito ufficiale

www.abbaye-landevennec.fr

Caratteristiche

Abate p. Jean-Michel Grimaud

Il Monastero

L’abbazia di Landévennec fondata da San Guenolé nel 485 è situata sulla punta della Bretagna, in un ambiente verde aperto sul porto di Brest, nella diocesi di Quimper et Léon nel Finistère. Il monastero raduna oggi una comunità di 18 fratelli che cercano Dio attraverso una vita di preghiera, lavoro, mutuo servizio e benvenuto seguendo la Regola di San Benedetto.
La liturgia delle ore celebrata in francese riunisce la comunità sei volte al giorno e scandisce la vita quotidiana. Molti visitatori, pellegrini e ospiti vengono qui per trovare il silenzio e la tranquillità. In virtù del suo antico insediamento e del suo essere parte di un notevole sito naturale, l’abbazia è anche un luogo significativo della vita ecclesiale locale. Il suo Perdono, ogni primo maggio, attrae una grande folla.
Legami ecumenici collegano la diocesi anglicana di Truro (Cornovaglia) con l’abbazia, in virtù di una comune venerazione per Saint Guénolé.
Sul piano culturale, il monastero, luogo emblematico per la storia della Bretagna, ospita una biblioteca bretone frequentata da ricercatori. Inoltre, il Museo dell’antica abbazia offre un centro di interpretazione della storia monastica del luogo.

La Storia

Secondo la storia della vita di San Guénolé, scritta nel IX secolo, il fondatore dell’abbazia sarebbe il membro di una famiglia del Galles che, in balia delle migrazioni bretoni, si sarebbe stabilito in Armorique. Fondata alla fine del V secolo, l’Abbazia esce dalle nebbie della storia nell’818, quando l’imperatore Luigi il Pio impone all’abate dell’epoca Matomonoc di abbandonare l’uso del monachesimo celtico per seguire la Regola di San Benedetto. Mezzo secolo più tardi il monastero manifesta, con la sua vita culturale, la fecondità di questo passaggio alla Regola Benedettina. Ne sono testimonianza i vangeli usciti dal suo scriptorium e la letteratura prodotta sul posto. Ma lo testimonia anche il monastero carolingio, che i recenti scavi archeologici hanno trovato in eccezionale stato di conservazione.
L’Abbazia, che non sarà risparmiata dal saccheggio dei vichinghi, né dalla guerra dei Cent’anni, né dalla Rivoluzione, si riprenderà sempre da questi mali del tempo innalzando sopra le costruzioni carolingie un’abbazia romanica e nel 17 ° secolo un’abbazia maurista.
Nel 1789 il monastero viene venduto come bene nazionale. Torna in attività di nuovo nel 1950 quando la comunità di Kerbénat, fondata nel 1878 dall’Abbazia di la Pierre-qui-Vire, decide di far rivivere l’antico monastero di Landévennec costruendo l’attuale abbazia.
Nel 1981 il monastero si espanse ad Haiti e fondò il monastero di “Morne Saint Benedict” dove oggi vive una piccola comunità di 6 monaci.

Le Attività

Le opere e i servizi svolti sono vari, dalla preparazione della liturgia alle cure fornite ai fratelli malati passando per l’accoglienza degli ospiti, la manutenzione immobiliare e attività più specificamente economiche. Tra queste ci sono lo sfruttamento di un frutteto, la produzione di paste di frutta e caramello al burro salato, la gestione di un negozio che offre libri, prodotti monastici e oggetti religiosi.
Una rivista trimestrale, la “Chronique de Landévennec”, intesse un legame con gli amici del monastero. Vengono offerti giorni estivi di riposo spirituale.

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