Abbazia di
Santa Maria

FINALPIA (SAVONA)

Italia

Fondazione
1476

Priore
p. Franco Mattia Gazzera

Indirizzo

Via del Santuario, 59
17024 Finale Ligure (SV)
ITALIA

Sito ufficiale

www.finalpia.it

Caratteristiche

ForesteriaProdotti tipiciMeta turistica Esercizi Spirituali

p. Franco Mattia Gazzera

Comunità di Finalpia

Il Monastero

L’Abbazia di Finalpia fu fondata dai monaci Olivetani (i cosiddetti Benedettini bianchi) alla fine del 1400.  La fondazione fu ratificata dal Papa (Sisto IV) con una bolla del 21 settembre del 1476. Passò stabilmente alla Congrezazione Benedettina Sublacense (una delle Famiglie dell’Ordine Benedettino) nel 1905. Fin dal loro arrivo, i monaci si sono dedicati all’assistenza spirituale dei parrocchiani e dei pellegrini che numerosi sono sempre accorsi all’annesso Santuario della Madonna di Pia.
La tavola della Madonna di Pia. Il dipinto è attribuito a Nicolò da Voltri, noto pittore genovese attivo fra il 1385 e il 1417. Il titolo di Pia è un toponimo, cioè viene alla Madonna dal nome della località (Pia, appunto).
Nonostante le soppressioni ottocentesche e le traversie conseguenti il Monastero è riuscito a mantenere la sua identità e ha continuare ad elargire la sua Spiritualità Benedettina.

La Storia

Il lemma “Pia” che, come aggettivo nel nostro linguaggio devozionale istintivamente viene applicato a Maria, nella sua origine non aveva assolutamente questa valenza. Deriva dalla denominazione del territorio e si riferiva alla “Valle Pia” che fiorisce lungo il corso dell’attuale Sciusa. Questo nome comincia a comparire, con le relative varianti di Picis, Pice, Pingue, Pia in documenti dei secoli XI e XII, e indica sempre un paese organizzatosi in una libera “compagnia” o struttura aggregativa dotata di proprie norme disciplinari e sociali. Significativo per gli studiosi è l’abbinamento del Castrum Perti con il Castrum Piae: il primo doveva costituire una rocca difensiva del territorio del Finale per la parte più interna del territorio, mentre il Castrum Piae doveva costituire un centro difensivo della zona marittima. L’origine del nome di Finalpia deve essere ricercata nelle vicende storiche che accomunano i tre centri del Finale: Marina, Borgo e Pia. A causa del passaggio del paese di Pia al dominio feudale dei Del Carretto nel marchesato di Savona, il paese di Pia, come gli altri della zona, non poté costituirsi in libero comune anche se tale unione contribuì a far conservare alla regione finalese una significativa unità politico-amministrativa.

Le Attività
  • APIARIO: Produciamo vari tipi di miele (acacia, arancio, castagno, eucalipto, girasole, lavanda, rododendro, sulla, tarassaco, …).
    La varietà dei tipi è possibile dato che il bacino di utenza del nostro Apiario (cioè le zone, cioè, dove mettiamo i nostri alveari) non si limita a Finalpia. Siamo, difatti, soliti smistare le nostre arnie nelle province di Cuneo, Asti, Alessandria, Piacenza ed in qualificate zone della Liguria di ponente.
    L’Apiario benedettino di Finalpia non si limita alla produzione del miele, ma interessa una vasta gamma di prodotti derivati dall’attività delle api: polline, propoli, pappa reale e creme varie (estetiche e curative). Nell’ampio locale della ex-tipografia del monastero – opportunamente ricondizionato – il nostro Apiario organizza periodicamente dei Corsi di Apicoltura, molto frequentati ed è sede del Museo “Cappelletti”.
  • Erboristeria Benedettina il Convento
  • Ospitalità
  • Attività Parrocchiale

 

 

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