Abbazia
di San Paolo
Fuori le Mura

ROMA

Italia

Fondazione
650

Abate
p. Roberto Dotta

Indirizzo

Via Ostiense, 186
00146 Roma
Zona Extraterritoriale
CITTÀ DEL VATICANO

Sito ufficiale

Website

Caratteristiche

Meta turistica ForesteriaProdotti tipici

p. Roberto Dotta

Comunità di San Paolo FLM

Il Monastero

L’abbazia benedettina di san Paolo fuori le mura è legata alla basilica omonima perché trae origine dalle prime comunità monastiche sorte attorno alla tomba dell’apostolo Paolo e dalla volontà dei papi di garantirvi una presenza continua e una lode perenne. Il monastero ha così acquisito i caratteri richiesti dal luogo e dal tempo in cui i monaci si sono trovati ad operare nel loro ministero orientato all’aspetto liturgico-sacramentale, al governo dell’ampio patrimonio feudale e allo studio delle scienze sacre e profane nell’accademica considerata il germe dell’Ateneo di s. Anselmo. Dal XV secolo l’abbazia fa parte della congregazione de Unitate o di santa Giustina di Padova, poi cassinese. Ma i legami con altre realtà monastiche sono stati sempre presenti e significativi: dal primo impulso di riforma ricevuto dall’ambiente cluniacense agli aiuti offerti ad altri monasteri esteri tra il XIX e XX secolo. Dal 1981 l’abbazia non esercita più la giurisdizione sui territori di Capena, Nazzano e Civitella san Paolo. Nel 2003 è stata soppressa la parrocchia e, successivamente, la territorialità. Dal 2005 al 2015 la cura dell’abbazia è stata assunta direttamente dall’abate primate. Attualmente il monastero è sotto la giurisdizione dell’abate presidente.

La Storia

S. Gregorio II, considerato il vero fondatore del monastero, dispose che due monasteri menzionati da s. Gregorio Magno (di s. Stefano e di s. Cesario) fossero uniti e diede l’incarico ai monaci di curare la tomba dell’Apostolo. Durante i secoli il monastero conobbe periodi di grande fioritura spirituale, culturale, artistica ed economica ma anche di forte decadenza della disciplina e dell’osservanza regolare. Tra i riformatori: Oddone di Cluny; il monaco Ildebrando (poi papa Gregorio VII); il card. Condulmer (poi papa Eugenio IV) che legò il monastero alla neo-nata congregazione de Unitate. Particolare rapporto ha avuto il monastero coi monarchi inglesi che veneravano le tombe degli apostoli e dal tardo Medioevo esercitarono la funzione di protettori sull’abbazia (segno ne è lo stemma e il motto dell’ordine della giarrettiera affiancato a quello degli abati). Nel 1837 d. Prosper Guèranger emise qui la sua professione monastica. Nonostante la soppressione degli ordini religiosi, i monaci di san Paolo poterono rimanere in quanto custodi della basilica. Nel secolo XX emergono due figure di beati: d. Placido Riccardi e l’abate Ildefonso Schuster (poi cardinale arcivescovo di Milano). Il 25 gennaio 1959, al termine dei vespri solenni, il papa Giovanni XXIII annunciò qui per la prima volta la volontà di convocare un concilio ecumenico.

Le Attività
  • Ecumenismo. Dal 1968 ogni due anni i monaci benedettini organizzano il Colloquio ecumenico paolino, settimana di approfondimento tra esegeti di diverse tradizioni cristiane sugli scritti di san Paolo. Ogni anno viene curata la settimana che precede la festa della conversione di san Paolo invitando quotidianamente un gruppo di fedeli di un’altra confessione cristiana con il loro ministro per la celebrazione della preghiera della sera.
  • Liturgia e pastorale. La vita liturgica della basilica è affidata ai monaci che si occupano delle celebrazioni quotidiane e del ministero delle confessioni per mandato della Penitenzieria Apostolica. L’ufficio musicale cura le celebrazioni solenni, le attività dei cori stabili e ospiti, l’organizzazione di alcuni concerti. Collaborazione con la cappellania universitaria di Roma Tre.
  • Accoglienza. Il monastero offre le stanze della foresteria per l’ospitalità di monaci di altri monasteri che risiedono a Roma per studi o per laici (uomini) che desiderano vivere alcuni giorni di ritiro spirituale. L’archivio storico e la biblioteca sono regolarmente aperti al pubblico. E’ visitabile anche il giardino-orto botanico ricco anche di piante officinali e bibliche.
  • Attività commerciali. La spezieria, con assistenza di farmacisti, vende prodotti medicinali e alimentari su ricette monastiche e prodotti di dermocosmesi. La sartoria vende paramenti e suppellettili sacre.

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