Abbazia di
Fleury

SAINT-BENOIT-SUR-LOIRE

Francia

Fondazione
652
rifondata nel 1944

Abate
p. Étienne Ricaud

Indirizzo

1 avenue de l’Abbaye
45730 SAINT-BENOIT-SUR-LOIRE
FRANCE

Sito ufficiale

www.abbaye-fleury.com

Caratteristiche

Abate p. Étienne Ricaud

Comunità di Fleury

Il Monastero

L’Abbazia di Fleury, nella diocesi di Orléans, è situata a Saint-Benoît-sur-Loire (Loiret), nel cuore della regione Centro-Valle della Loira. Insediata sulla riva nord della Loira, in una fertile valle agricola soprannominata la «Valle d’Oro», è all’intersezione della foresta di Orléans, della Sologne e della Beauce in una località classificata nel patrimonio mondiale dell’UNESCO. La chiesa abbaziale, che porta il titolo di basilica, è un luogo di culto ma anche un monumento eccezionale del patrimonio romanico. Numerosi capitelli ornano la torre porticata che data della prima metà dell’XI secolo, così come il transetto e il coro della basilica costruiti nel corso della seconda metà. Nel portale nord, un timpano della fine del XII secolo rappresenta il Cristo docente, circondato dagli evangelisti e dagli apostoli, con un architrave raffigurante la traslazione delle reliquie di san Benedetto da Montecassino. Questo insieme iconografico è unico nella regione Centro-Valle della Loira e costituisce un’opera fondamentale dell’arte romanica. La basilica è dedicata alla Vergine Maria e a san Benedetto, patriarca dei monaci d’Occidente e compatrono d’Europa, le cui reliquie riposano nella grande cripta dell’XI secolo. Essa è il luogo di preghiera dei parrocchiani di Saint-Benoît-sur-Loire e della comunità monastica, dove i monaci si ritrovano per pregare sei volte al giorno. Essa accoglie numerosi pellegrini e visitatori. D’altra parte, la sua collocazione centrale nel territorio diocesano ne fa un punto di attrattiva della vita ecclesiale.

La Storia

Il monastero fu fondato verso il 630 da alcuni monaci provenienti da Orléans. Verso il 672, dei monaci vanno a prendere le reliquie di san Benedetto tra le rovine di Montecassino, in Italia. L’abbazia diventa allora un importante luogo di pellegrinaggio per la cristianità occidentale. L’abbazia conosce il suo apogeo sotto l’abbaziato di sant’Abbone (988-1004) e di Goslino (1004-1030). Essa diviene allora un centro letterario di riferimento in Occidente. Nel 1026 un incendio distrugge gli edifici monastici. Questi vengono immediatamente ricostruiti. Nella stessa epoca comincia l’edificazione della torre porticata. Nel 1067 inizia la costruzione della basilica, il cui coro è consacrato nel 1108; essa è completata nel 1218. Nel XVI secolo il monastero viene saccheggiato dai protestanti. Le opere della biblioteca sono sparpagliate in Europa. Nel 1627 la Congregazione di San Mauro riprende in mano l’abbazia. Un nuovo monastero è costruito nel XVIII secolo. Dopo la Rivoluzione, gli edifici monastici sono distrutti e il monastero serve come cava di pietra. Nel 1865 alcuni monaci della Pierrre-qui-Vire ridanno vita al monastero, ma la legge sulle Congregazioni costringe la comunità all’esilio. La vita regolare riprende nel 1944 e il monastero viene ricostruito. Oggi 34 monaci vivono secondo la Regola di san Benedetto sotto la direzione del Padre Abate Etienne Ricaud.

Le Attività

Secondo il carisma ordinario della vita benedettina, le attività della comunità monastica si dividono tra tempo della preghiera, del lavoro e della vita fraterna. I fratelli più giovani seguono degli studi con lo Studio teologico inter-monastico (STIM), e l’insieme della comunità riceve una formazione permanente in diverse sessioni distribuite durante l’anno. Fino agli anni Ottanta il principale supporto della vita economica è stato un laboratorio di vetrate, impegnato in numerosi cantieri di chiese o edifici civili, in Francia e all’estero. Dopo la sua chiusura, i monaci hanno aperto un laboratorio di pittura su vasellame di porcellana. Un laboratorio di confetteria produce delle caramelle secondo la cottura tradizionale, con vari aromi e diverse forme tra cui i celebri moinillons («fraticelli»), marchio depositato dal 1952. Una rivista trimestrale, Renaissance de Fleury («Rinascita di Fleury»), è diffusa presso numerosi abbonati e offre un messaggio spirituale e culturale nello spirito della vita monastica e della sua irradiazione. Un negozio propone questi vari prodotti alla vendita in loco così come alla vendita on line su internet. Una foresteria accoglie delle persone in ritiro, gruppi o singoli, in tre spazi distinti, per condividere la preghiera liturgica con la comunità e godere di un accompagnamento spirituale. Inoltre l’abbazia possiede degli edifici occupati da due istituti scolastici cattolici, rispettivamente con 94 e 213 allievi.

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