1° Gennaio 2023
Maria SS. Madre di Dio
Contemplare il mistero della Theotokos significa riconoscere colei che ha generato nella carne il Figlio di Dio dando così inizio ad una nuova rigenerazione del mondo.
Maria è la credente che ben conosce i fatti che l’hanno coinvolta eppure mai ella prescinde dalla parola di Dio, che la raggiunge anche attraverso dei poveri pastori. Eccola allora intenta a meditare e custodire quanto visto e udito. C’è una bella pagina di J. P. Sartre dove viene descritto il rapporto tra Maria e il Bambino; Maria lo guarda a lungo quel figlio d’uomo, lo guarda e pensa: «Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. È fatta di me, ha i miei occhi e questa forma della sua bocca è la forma della mia. Mi assomiglia. È Dio e mi assomiglia». Maria, tra stupore e timore, riconosce che Gesù è uomo e Dio. Contemplare il mistero della Theotokos significa riconoscere colei che ha generato nella carne il Figlio di Dio dando così inizio ad una nuova rigenerazione del mondo. Se ogni generazione viene dall’alto, da Dio (cf Gv 1,13), è altresì vero che Dio oggi associa a Sé, come ha fatto con Maria, la sua Chiesa per renderla madre feconda. Come ogni generazione anche la generazione nello Spirito avviene nel dolore; non c’è vera nascita senza travaglio. Come cristiani, guardando a Maria, dobbiamo imparare ad assumere il dolore in questo orizzonte di fede, che diviene così orizzonte di vita.
Commento a cura di d. Sandro Carotta, osb
Abbazia di Praglia